Safari in Kenya e Tanzania: quando andare?

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Ci chiedete spesso quando andare in Kenya e Tanzania per un safari. Che sia nel Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania o nella Riserva di Maasai Mara in Kenya il desiderio è quello di avvistare il maggior numero di animali della savana. La risposta non è sempre univoca, dipende dall’esperienza che volete fare, ma c’è un evento naturalistico e climatico unico che determina il movimento degli animali nella savana e li rende più vulnerabili ai vostri occhi.

In Africa ogni anno l’andamento delle piogge definisce la fluttuazione delle mandrie che portano con sé tutta una serie di predatori che inseguono il loro unico sostentamento. Gli equilibri incredibili che si creano nell’habitat africano della savana di questi due paesi è senza eguali al mondo, soprattutto per dimensione, e nulla può impedire che ogni anno si ripeta la magia della “Grande Migrazione”.

Il clima nella savana africana del Kenya e della Tanzania

Il Parco Nazionale del Serengeti si trova nel nord-ovest della Tanzania e confina con la Riserva di Maasai Mara che è collocata nel sud-ovest del Kenya e hanno in comune le condizioni climatiche. Non sono le uniche riserve che offrono la possibilità dei safari ma sono le più importanti; tra le altre nei dintorni vi è anche l’Area Naturale Protetta del Ngorongoro in Tanzania a est del Serengeti.

Dunque, questa porzione d’Africa è caratterizzata da un clima equatoriale con temperature alte tutto l’anno e due stagionalità piovose, una più intensa tra metà marzo e inizio giugno e una più breve tra novembre e dicembre.
Durante il periodo secco tra fine giugno e ottobre le temperature sono più contenute rispetto al resto dell’anno. Mentre tra gennaio e marzo il caldo si fa sentire con più insistenza e con picchi di circa 30°C, ma ricordate che durante la notte le temperature scendono e per i safari notturni e mattutini è necessario coprirsi sempre con una felpa o una giacca a vento.

Vi riepiloghiamo, quindi, le fasi migratorie dei mammiferi nella savana della Tanzania e del Kenya:

  • Durante le due stagioni delle piogge (marzo-aprile e novembre-dicembre) gli animali si trovano nelle zone centro-meridionali dei parchi in Tanzania.
  • Con l’arrivo della stagione secca a giugno le mandrie si spostano verso nord fino a raggiungere il Kenya, in cerca di prati erbosi e corsi d’acqua, dove permangono fino ad ottobre.
  • Durante la stagione secca più corta, gennaio e febbraio, le mandrie di gnu si spostano nell’estremo sud per favorire il parto delle femmine gravide. Migliaia di cuccioli vengono messi al mondo in quest’area del parco ricca di vegetazione grazie alle piogge dei mesi precedenti e gli avvistamenti possono essere altrettanto entusiasmanti.

In questa interessante mappa tratta dal sito ufficiale del Parco Serengeti potete facilmente individuare le aree e il periodo della Grande Migrazione.

Mappa della Grande Migrazione
Mappa della Grande Migrazione – dal sito ufficiale del Parco Nazionale del Serengeti www.serengetiparktanzania.com

Per comprendere meglio il clima che troverete durante il vostro safari, vi riportiamo i dati climatici mensili nelle due aree maggiormente frequentate durante i safari.

Per maggiori dettagli sulle precipitazioni e temperature medie consulta i seguenti dati.

Quando andare in Kenya e Tanzania per un safari?

Il fenomeno più importante per portata e durata è sicuramente la “Grande Migrazione”, quando tra luglio e agosto le prede sono impegnate nella ricerca spasmodica di pascoli verdi e per farlo sono istintivamente spinte verso nord dove le piogge stagionali hanno permesso alla savana di riprendersi dalla siccità. Le mandrie si muovono in gruppi numerosi e non seguono sempre lo stesso percorso e nemmeno si muovono sempre nello stesso periodo. Perchè tutto è legato alle piogge che variano di anno in anno.

La migrazione viene fatta in massa perchè così le probabilità di sopravvivenza sono più alte e la eseguono tutti nello stesso periodo perchè l’istinto li porta a seguire l’andamento climatico. Il tutto all’unisono con la natura circostante.
La parte più complessa è l’attraversamento del fiume Grumeti per raggiungere i verdi pascoli del Kenya, qui il ritmo è costretto a rallentare per lo scorrere delle acque e i predatori non fanno altro che approffittarne per garantirsi il sostentamento. Coccodrilli, leoni, ghepardi e leopardi rimangono in agguato fino a colpire l’elemento più debole della calca di prede.
Durante gli altri mesi, da ottobre a maggio, non assisterete a questo fenomeno dalle dimensioni smisurate sul confine tra Kenya e Tanzania, godrete di un safari meno dinamico ma non per questo meno interessante. Branchi di zebre, giraffe, rinoceronti, gazzelle e quanto altro vi possa venire in mente, li troverete al pascolo in ogni mese dell’anno.

Il clima torrido dei mesi di febbraio e marzo possono essere sfavorevoli perchè prede e predatori durante il giorno trascorrono molte ore all’ombra al riparo dal caldo. Ma la mappa sopra riportata vi può essere di grande aiuto e i rangers specializzati sapranno accompagnarvi negli angoli più nascosti del parco per poter soddisfare ogni vostra fame di safari.

Seguendo quindi l’andamento dei branchi di prede che rincorrono l’erba fresca e le pozze d’acqua con al seguito i loro predatori, la migrazione prende vita nel Serengeti in Tanzania da novembre a giugno con un andamento nord-sud prima e sud-nord successivamente, mentre da luglio a ottobre le mandrie si stabilizzano nel Maasai Mara in Kenya.

Durante i mesi che corrono da novembre ad aprile potrete dedicarvi anche al birdwatching nel parco nazionale del Serengeti quando diverse specie di uccelli endemici sono impegnati nella nidificazione e molte altre specie migratorie si stabilizzano in queste aree per affrontare un periodo stagionale alternativo alle terre europee e nord africane dal clima più freddo.

Concludendo quindi, il periodo migliore per andare in Kenya e Tanzania per un safari è sicuramente durante la Grande Migrazione tra luglio e agosto quando, nonostante la crudeltà del fenomeno, gli animali della savana si spostano tra il nord della Tanzania e il sud del Kenya, costretti ad attraversare i fiumi Grumeti e Mara in tutta la loro pericolosità.
Ma se non potete andarci tra luglio e agosto, seguendo la mappa e affidandovi alle guide locali raggiungerete gli animali in tutta la loro bellezza anche durante il resto dell’anno.

Link utili

www.serengetiparktanzania.com

www.maasaimara.com

Appunti sulla grande migrazione

by "QuandoAndare.info"

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