Come si formano le aurore boreali?
L’aurora boreale è un fenomeno luminoso provocato dall’attrito delle particelle di origine solare, per la maggior parte elettroni e protoni, con lo strato di atmosfera terrestre più esterna.
La luce sprigionata si colora per lo più di verde, ma a volte le aurore boreali si possono manifestare attraverso sfumature bluastre o rossastre in base alla natura dei componenti dell’atmosfera, azoto e ossigeno, anche se questo capita con meno frequenza. I colori delle aurore sono catturate soprattutto dalle macchine fotografiche perchè l’occhio nudo non è in grado di mantenere un’esposizione così aperta e a lungo, tale da rilevare la forte colorazione. Solo una fotocamera a regolazione manuale o i nostri cellulari di ultima generazione se impostati nella funzionalità notturna possono catturare le sfumature di colore delle aurore. Quella che si vede a occhio nudo è una forte luminosità dalle forme più svariate e che ha una tonalità bianca grigiastra o dal tenue colore verdino. Le forme della aurore boreali sono caratterizzate da strutture ad arco, fasci di luce verticale, cornici, tende fluttuanti o bagliori diffusi.
Le aurore boreali si possono ammirare nelle zone polari della Terra, pertanto dovrebbero essere più correttamente chiamate aurore polari. Prendono il nome di boreali in quanto fin dall’antichità sono state viste soprattutto nell’emisfero nord del pianeta (boreale), ma oggi sappiamo che le aurore si manifestano anche nell’emisfero sud, quello australe. Proprio in prossimità dei poli il campo magnetico è più debole e quindi si accumulano più facilmente le particelle solari all’origine del fenomeno.
Come dicevamo le forme delle aurore polari sono varie, ad arco, a raggi che dal basso si innalzano per molti chilometri, possono rimanere immobili per diverse ore e poi iniziare ad ondeggiare come se un soffio di vento provasse a spostarle, creando dei vortici colorati che danzano nel cielo blu notte. Dopo una lunga danza si aprono in grandi macchie luminose intermittenti che rimangono inalterate anche per diversi minuti.
Le tempeste solari che provocano il fenomeno delle aurore polari sono cicliche e in continuo mutamento, durante un’attività solare intensa i fenomeni sono più frequenti. Nel 2008 è iniziato un ciclo di attività solare particolarmente forte e nel 2015 si sono verificati fenomeni più spettacolari del solito. Considerando che un ciclo solare ha una durata media di 11 anni, gli scienziati prevedono che il prossimo ciclo solare abbia un picco di attività tra il 2024 e il 2025. Pertanto gli anni che precedono tale termine prevedono un incremento dell’attività già in corso. Molti appassionati hanno seguito l’attività delle aurore, viste da vicino, direttamente nelle terre del nord Europa per immortalare tali meraviglie naturali. Vi segnaliamo le straordinarie foto scattate da Gabriele Menis pubblicate sul suo profilo facebook.
Quando vedere la aurore boreali?
Le condizioni climatiche favorevoli per la vista di queste meraviglie sono quelle tra settembre e marzo, quando le notti sono lunghe e serene, meglio i mesi di settembre/ottobre e febbraio/marzo per le temperature un po’ più accettabili. E’ necessario evitare le notti di luna piena e le zone ad alto inquinamento luminoso, quindi è preferibile spostarsi in luoghi molto isolati, anche se molte volte la luce della luna non fa altro che accompagnare la luminosità delle aurore e rendere lo scatto ancora più suggestivo. Gli esperti dicono che le aurore boreali solitamente si presentano tra le 21.00 e l’1.00 di notte, ma che armarsi di pazienza e l’attesa sono le uniche strategie per poterle avvistare.
Dove si possono vedere le aurore boreali?
Le mete migliori per avvistare le aurore boreali le trovate in Finlandia dove potete per esempio alloggiare direttamente negli igloo immersi nella neve in un Artic Resort in Lapponia. Scopri le temperature finlandesi che puoi trovare al tuo arrivo a destinazione.
Anche la Lapponia svedese è il posto ideale per osservare il fenomeno, dove le terre selvagge e incontaminate sono isolate e lontane dalle luci artificiali delle grandi città. Scendendo più a sud ovest, in particolare in Scozia si possono ammirare le luminose ballerine danzanti in cielo, nell’isola di Skye, nelle Highlands del Nord e a Dunnet Head. In Islanda la posizione è migliore perché più vicina al circolo polare artico, punto di arrivo la città di Reykjavik da qui ci si sposta verso le zone più isolate fuori città. In questo sito potete trovare qualche informazione in merito.
Un’altra meta molto gettonata per l’osservazione delle aurore boreali è la Norvegia, specialmente nella zona di Tromsø, dove durante l’inverno i cieli sono spesso tersi e quindi favorevoli per un buon avvistamento, a questa pagina trovate tutte le indicazioni utili per organizzare un’escursione.
Ottimo articolo Congratulazioni
Commento verosimile, poche foto.
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